Chi è Satana?
Lotta in Cielo.
Iddio creò sterminate schiere di Angeli, cioè di Puri Spiriti, dotati di grande intelligenza e di
forte volontà. Il Cielo si popolò in un attimo di questi esseri beati, che lodavano il Creatore e
nello stesso tempo godevano di perfetta felicità.
Gli Angeli sono distribuiti in nove categorie, o cori; così risulta dalla Sacra Scrittura
. L'Angelo più bello era Lucifero, o Apportatore di luce, il quale, per così dire, eclissava gli altri
col suo splendore.
Iddio, che è giusto, volle mettere alla prova la fedeltà, esigendo dagli Angeli un atto particolare di umile sudditanza.
Secondo S. Tommaso d'Aquino e secondo i più celebri Padri della Chiesa, la prova fu questa: la Seconda
Persona Divina, il Figlio Eterno del Padre, Gesù Cristo, nella pienezza dei tempi si sarebbe fatto uomo, pur restando
vero Dio, e tutti gli Angeli avrebbero dovuto adorarlo, pur vedendolo rivestito di misera carne umana.
A noi, esseri inferiori rispetto agli Angeli, non sarebbe costata troppo una simile prova; per gli Angeli invece la prova fu
durissima.Lucifero, dotato di qualità eccellentissime, pensando
che un giorno avrebbe dovuto umiliarsi davanti al Figlio di Dio fatto uomo, senti in sé tanto
orgoglio da dire: Non lo servirò!... Se si farà uomo, sarò a lui superiore! -
Altre schiere di Angeli si unirono a Lucifero, quasi per dare la scalata alla Divinità. Si iniziò la tremenda lotta in Cielo.
Noi sappiamo ciò che avvenne in quella lotta, perché Iddio la manifestò al Profeta Daniele ed a San Giovanni Evangelista.
L'Arcangelo San Michele, a capo d'innumerevoli Angeli, si oppose alla superbia di Lucifero, dicendo: Chi è come Dio? - Il
Creatore alla fine della lotta intervenne direttamente; confermò in grazia gli Angeli fedeli e punì i ribelli.
Il castigo.
Dio è infinitamente buono ed infinitamente giusto; dà a ciascuno quello che gli spetta. Verso gli uomini peccatori si
comporta con longanimità, perdonando facilmente le cento e mille volte; agisce in tal modo perché conosce appieno la
debolezza della natura umana. Verso gli Angeli mise subito in atto la sua giustizia. Gli Angeli conoscevano la
Divinità; dotati d'intelligenza eminente, erano consapevolissimi del male che stavano operando; per la qual cosa Iddio
in un istante creò l'inferno, luogo di tormenti, e vi precipitò gli Angeli cattivi.
Lucifero.
Il capo dei ribelli fu Lucifero e quindi divenne il più orribile. Precipitato dal Cielo nell'abisso infernale, è chiamato
nella Sacra Scrittura « Satana », che significa nemico.
Lucifero perdette la sua bellezza, ma non la sua intelligenza e la sua potenza; così pure i suoi seguaci.
Passare dalla somma felicità al sommo dolore, fu per i demoni il colmo della disperazione. Non potevano rassegnarsi a tanta
perdita. L'odio contro la Divinità punitrice cominciò a divorarli; il pensiero che un giorno gli uomini sarebbero
andati in Cielo a prendere il loro posto, li faceva rodere d'implacabile gelosia.
I demoni stabilirono di vendicarsi, non di Dio direttamente, essendo ciò impossibile, ma delle sue creature, col tentarle a
ribellarsi al Creatore, affinché un giorno potessero anche loro cadere nell'inferno.
Opera Diabolica
di Don Giuseppe Tomaselli
Un mistero. Iddio avrebbe potuto rendere impotenti i demoni; relegati nell'abisso, non avrebbero potuto nuocere ad alcuno. Dai fatti noi sappiamo che il Signore ha lasciato una certa
libertà a Lucifero ed ai suoi subalterni, libertà limitata, ma vera. Perché Iddio ha fatto così?... E chi può penetrare i misteri dell'Onnipotente?... Si può pensare che la Divina Provvidenza
voglia servirsi dell'opera dei demoni per aumentare in Cielo la gloria dei suoi eletti. Chi infatti è tentato e supera la tentazione, guadagna un merito eterno. La libertà. Il Signore ha dato
all'uomo la volontà libera, capace di determinarsi al bene o al male. Se la volontà si volge al bene, l'uomo merita il premio; se si volge al male, merita il castigo. È la giustizia di Dio che
esige questo. Il demonio ha il potere di suggerire il male, può tentare, ma giammai può costringere la volontà altrui a peccare, diversamente l'uomo non sarebbe libero. Potere diabolico. I
demoni, essendo puri spiriti, cioè intelligenza e volontà, sono invisibili; però conoscendo bene gli elementi di cui sono composti i corpi, hanno il potere di agire sulle cose materiali ed anche
di prendere forma sensibile, di uomo, di donna, di animale ecc. L'Eden. Dio aveva creato Adamo ed Eva; li aveva posti nell'Eden, o paradiso terrestre; li aveva arricchiti di doni naturali e
preternaturali, con il potere di trasmetterli ai discendenti. Il Creatore mise alla prova anche Adamo ed Eva, dicendo: Tutto ciò che vedete è vostro; però non dovete mangiare il frutto
dell'albero della scienza del bene e del male, che è posto nel centro di questo giardino di delizie. In qualunque giorno lo mangerete, morrete. Satana, o Lucifero, geloso della felicità dei
nostri progenitori, mise in atto la sua potenza per far peccare le prime due creature. Un demonio prese forma di serpente ed andò ad attorcigliarsi al tronco dell'albero del frutto proibito.
Adamo ed Eva volevano andare a contemplare di tanto in tanto i frutti di quell'albero, ma non osavano toccarli. Un giorno il serpente infernale rivolse loro la parola per tentarli. Un animale che
parli come l'uomo?! Del resto il pappagallo non riproduce la voce umana? Ed il merlo non imita il fischio dell'uomo? Tuttavia, ancorché il serpente non abbia le corde vocali atte a riprodurre la
voce umana, quel serpente parlò, perché conoscendo il demonio tanti segreti di natura, produsse nell'aria le vibrazioni corrispondenti alla voce dell'uomo. Adamo ed Eva non si meravigliarono a
sentir parlare un serpente? Non lo sappiamo. Del resto erano ancora nello stato di innocenza e forse era la prima volta che vedevano un serpente. Dunque il demonio rivolse la parola ai nostri
progenitori: Se vi piace il frutto di quest'albero, perché non lo mangiate? È bello allo sguardo e molto soave al gusto! - Non possiamo - risposero. - Perché non potete? - Il Signore l'ha
proibito. - E perché ve l'ha proibito? - Non lo sappiamo! Ci ha detto che se lo mangeremo, morremo! - Questo è falso! Voi non morrete! Iddio vi ha proibito di mangiarlo, perché se mangerete di
questo frutto, diverrete simili a Lui! - La tentazione era troppo forte: divenire simili a Dio ... Cambiare la natura umana nella divina ... Non essere più sottoposti a Lui! ... E come in Cielo
Lucifero voleva divenire simile a Dio, peccando di sopraffine superbia, così nell'Eden peccarono Adamo ed Eva. Iddio che resiste ai superbi, come punì gli Angeli ribelli, così punì le prime due
creature umane, le quali perdettero tanti doni di cui erano state insignite. Intanto Lucifero cantò vittoria, poiché il Cielo restava chiuso per Adamo ed Eva e per i loro discendenti. Però il
Signore usò misericordia e promise che sarebbe avvenuta la redenzione con l'Incarnazione della Seconda Persona della Santissima Trinità. Il serpente infernale ricevette da Dio una forte
maledizione: Porrò inimicizia tra te e la donna, e tra il seme tuo e il seme di lei. Ella ti schiaccerà la testa. - Voleva Iddio far comprendere al demonio che sarebbe venuta dalla discendenza di
Eva una Donna, contro la quale l'opera sua sarebbe stata nulla, anzi Costei gli avrebbe schiacciato il capo. Questa Donna è Maria Santissima, Madre del Redentore. Difatti la Madonna è raffigurata
con il serpente sotto i piedi. II Regno di Satana. Il peccato di Adamo e di Eva fu la loro rovina; indirettamente fu rovina anche per i loro discendenti, i quali non poterono ereditare, per
naturale discendenza, ciò che i progenitori avevano perduto. Il demonio approfittò di questo stato di cose per svolgere l'opera sua malvagia con più efficacia. Infatti nei quattro mila anni che
precedettero la venuta del Messia, il demonio spadroneggiava nel mondo e signoreggiava con l'idolatria e con la disonestà più sfacciata. Venuto Gesù Cristo, il regno dell'inferno fu abbattuto;
rimase ancora ai demoni una certa libertà, ma molto inferiore alla primitiva; pertanto le anime a milioni si staccano dall'idolatria e si portano all'adorazione del vero Dio, lasciano la
disonestà e praticano la purezza, abbandonano l'odio per darsi all'amore anche dei nemici. Diavoli in giro. L'inferno, oltre ad essere un luogo, è anche uno stato. I demoni stanno parte
nell'inferno e parte vanno in giro, vagando per il mondo; ma ancorché essi vadano di qua e di là, tuttavia soffrono sempre le pene infernali, poiché la maledizione di Dio poggia sempre sopra di
loro. La Santa Chiesa, nell'antica Liturgia, alla fine della Messa aveva una preghiera particolare, rivolta a San Michele Arcangelo « ... E tu, o Principe della Milizia Celeste, con forza divina
ricaccia nell'inferno Satana e gli altri demoni, i quali vagano per il mondo alla perdizione delle anime ». La missione. Cosa possono fare i demoni andando in giro? La loro missione è rovinare
l'uomo e quello che gli appartiene; perciò oltre che tentare l'anima al peccato, possono tormentare anche il corpo umano, prendendone possesso diretto; possono tormentare gli animali,
impossessarsi di un luogo, perturbare la quiete dell'aria, ecc.... Tutto ciò apparirà chiaro da quanto si verrà esponendo nel corso del lavoro. Vario compito. Il regno di Satana è ben
organizzato. Come in Cielo San Michele Arcangelo ha il comando della Corte Angelica ed ha alla sua dipendenza degli Angeli, che a loro volta hanno altri dipendenti, così Satana ha i suoi
ufficiali, i quali sono messi a capo di altri demoni. Nell'esercito non tutti i soldati hanno lo stesso compito. Durante la guerra, quantunque tutti i militari combattano contro il nemico,
tuttavia c'è chi è specializzato nel combattimento aereo, chi in quello di mare e chi in quello di terra; nell'esercito di terra troviamo i fanti, gli artiglieri, ecc. Così è nell'esercito
infernale: ci sono i demoni specializzati nella bestemmia, altri nell'omicidio, altri nella disonestà, ecc. Differente forza diabolica. I demoni sono più o meno forti nella lotta contro il bene e
non tutti ottengono lo stesso risultato. Quando Lucifero vuole ingaggiare una grande battaglia, assegna il compito ai demoni più forti. Gli Apostoli ebbero da Gesù il potere di cacciare i demoni
dal corpo degli ossessi; facilmente riuscivano, tanto che San Pietro in un momento di entusiasmo disse: Signore, anche i demoni ci stanno soggetti! - Una volta però gli Apostoli non riuscirono a
liberare un giovane; andò Gesù e l'ossesso fu liberato. Quando Gesù ritornò a casa, gli Apostoli gli domandarono: Perché noi non siamo stati capaci di scacciare questo demonio? - Rispose loro:
Questa specie di demoni non può essere altrimenti scacciata se non per mezzo della preghiera e del digiuno. - L'Evangelista San Marco, riportando questo episodio, dice che il demonio era immondo,
cioè era il demonio della disonestà ed aveva una forza particolare. II numero sette. Il sette è un numero della Sacra Scrittura. Sette sono gli Arcangeli che stanno continuamente al cospetto
della Divinità; sette erano le lampade nel Tempio degli Ebrei; sette sono i doni dello Spirito Santo; sette sono i Sacramenti; ecc.... Anche a Lucifero è caro questo numero e spesso manda in giro
i demoni in drappelli di sette. Dice Gesù: Quando il demonio esce da un uomo, va nel deserto in cerca di riposo; non trovandolo dice: Tornerò nella casa da dove sono stato mandato. Trova la casa
spazzata ed ornata e, non riuscendo ad entrare, va a cercare altri sette demoni peggiori di lui. Dà l'assalto alla casa e, se riuscirà ad entrare, lo stato ultimo di quell'uomo sarà peggiore del
primo. Anche lo scrivente, dovendo fare gli Esorcismi a degli ossessi, ha udito la stessa affermazione sul numero sette. Una bambina era invasa dal demonio. Mentre recitavo le preghiere del
Rituale Romano, il demonio si arrabbiò e mi disse: Finiscila; diversamente chiamo altri sette compagni! ... Satana, vieni in mio aiuto! - Sull'istante entrarono nel corpo della ragazza altri
sette demoni. In seguito, esorcizzando un'altra persona, il demonio mi disse: Questa volta non riuscirai a cacciarci, perché siamo in troppi. Siamo quattordici! - cioè sette e sette, in due
drappelli. Giobbe. Sinora si sono date nozioni generali sui demoni. Adesso scendiamo ai particolari, servendoci delle istruzioni che ci dà la Sacra Bibbia. I demoni possono fare tanto male al
corpo dell'uomo ed a ciò che all'uomo appartiene. Presento un fatto. Nel paese di Us, presso la Palestina, viveva un certo Giobbe, uomo semplice, retto e timorato di Dio. Gli erano nati sette
figli e tre figlie; possedeva sette mila pecore, tre mila cammelli, cinquecento paia di buoi e gran numero di servi. Quest'uomo era celebre tra gli orientali. Ogni mattina Giobbe offriva
olocausti a Dio per ciascuno dei suoi figli, perché diceva: Può darsi che i miei figli abbiano peccato e non abbiano benedetto Dio nei loro cuori. Si legge nella Bibbia che un giorno i figli di
Dio si presentarono al Signore. La Sacra Scrittura, per farci comprendere cose spirituali, rappresenta Dio come sopra un trono e gli Angeli gli stanno davanti come servi, pronti al suo cenno. Fra
gli Angeli, dunque, si presentò anche Satana. Il Signore gli disse: Donde vieni? - Quello rispose: Ho fatto il giro della terra e l'ho scorsa. - Ed il Signore a lui: Hai notato il mio servo
Giobbe e come non vi sia nulla sulla terra che gli somigli? - Satana gli rispose: Forse per nulla Giobbe teme Iddio? Non hai tu circondato di difese lui, la sua casa e tutti i suoi beni? Non hai
benedette le opere delle sue mani? Non si sono moltiplicati i suoi beni sulla terra? Ma stendi un po' la tua mano a toccare tutto ciò che possiede e vedrai se non ti maledirà! - Il Signore disse
allora a Satana: Ecco, ogni suo bene è in tua balia; però risparmia la sua persona. - Sembra strano che Iddio dia tanta confidenza a Satana, tenendolo a colloquio. Ma questa è una figura che
esprime una realtà spirituale, cioè che Iddio governa il mondo per mezzo degli Angeli buoni e permette ai demoni di tribolare i giusti, per i suoi santi fini. Satana, dunque, mise in atto la sua
potenza infernale contro Giobbe, sperando di farlo disperare. Pose in mente ai Sabei di andare a rubare i buoi e gli asini di Giobbe. Fu consumato il furto e, siccome i servi opposero resistenza,
furono uccisi. Lo stesso giorno Satana, conoscendo bene i segreti delle leggi naturali, produsse un gran fuoco e fece bruciare le pecore ed i pastori di Giobbe. Dopo spinse tre schiere di Caldei
a rubare i cammelli. Mentre i figli e le figlie di Giobbe stavano a mangiare ed a bere in casa del fratello maggiore, d'un tratto si levò dalla parte del deserto un gran vento, il quale investì i
quattro angoli della casa e questa, cadendo, schiacciò tutti i suoi figliuoli. Giobbe per il dolore di tante perdite si gettò per terra ed esclamò, adorando Dio: Nudo son nato e nudo morrò! Il
Signore ha dato, il Signore ha tolto; sia benedetto il nome del Signore! - Ora un giorno, quando gli Angeli andarono a presentarsi al trono di Dio, vi andò anche Satana. Il Signore gli disse: Hai
visto il mio servo Giobbe? ... Tu mi hai incitato contro di lui e me l'hai fatto affliggere senza motivo. - Satana gli rispose: Pelle per pelle; l'uomo darà quanto possiede per la propria vita.
Ma stendi la tua mano a toccare le sue ossa e la sua carne e vedrai allora come ti maledirà! - Il Signore pertanto disse: Ecco, egli è in tua balia; però salvagli la vita. Satana colpì subito
Giobbe di piaghe maligne, dalla pianta dei piedi sino al vertice del capo. La moglie non volle più tenerlo in casa e lo lasciò sopra un immondezzaio. Il povero Giobbe, addoloratissimo, passava i
giorni a lamentarsi, raschiando la marcia delle piaghe. Quando Iddio volle, cessò la prova; Satana, arrabbiato di non avere approdato a nulla, si ritirò. Il Signore, contento della condotta di
Giobbe, gli diede la perfetta salute e gli rese il doppio di quanto Satana gli aveva fatto perdere; ebbe pure sette figli e tre figlie. Non si trovavano sulla terra delle donne così belle come le
figlie di Giobbe. Questi visse lunghi anni e poté vedere i suoi figli e i nipoti sino alla quarta generazione. Nella storia di Giobbe risplende la virtù della pazienza del servo di Dio e la
gelosia del demonio. Satana avrebbe voluto perderlo, ma il Signore si servi dell'opera diabolica per aumentare il merito di Giobbe e per dare all'umanità un esempio di rassegnazione e di
pazienza. L'umanità ha formulato un proverbio, quasi a memoria del fatto, dicendo: « In quest'affare ... ci vorrebbe la pazienza di Giobbe ». Togliere la vita? Potrebbe domandarsi: Se il demonio
ha il potere di danneggiare il corpo ed í beni dell'uomo, potrebbe anche togliere la vita a qualcuno? Se Iddio desse il permesso, i demoni potrebbero fare anche questo; ma d'ordinario non possono
uccidere alcuno, diversamente si scaglierebbero contro i viventi che menano una santa vita e portano anime a Dio e così toglierebbero dalla faccia della terra gli apostoli del regno di Cristo.
Inoltre ucciderebbero coloro che sono in peccato mortale, per trascinarli all'inferno, affinché non abbiano il tempo di ritornare a Dio. Facendo un esorcismo nel 1934, il demonio mi disse: Non mi
molestare più, se no ucciderò la fanciulla! - Io risposi: Tu non hai il potere di ucciderla! - Mi soggiunse: Però non la farò più mangiare e così la farò morire. - Infatti la fanciulla ossessa
non poteva mangiare. Appena si metteva a tavola, era invasa dal demonio e nessuna potenza umana avrebbe potuto farle ingoiare un boccone. Era divenuta debolissima. In seguito il demonio la
lasciò. Danno alla salute. Gesù un giorno di sabato, ch'era festa per gli Ebrei, ammaestrava in una sinagoga. Ecco presentarsi una donna, che aveva da diciotto anni uno spirito d'infermità, ed
era così rattrappita da non potere guardare in su. Gesù, come l'ebbe veduta, la chiamò a sé e le disse: Donna, sei liberata dalla tua malattia. - E le impose le mani. In quell'istante ella si
raddrizzò e glorificava Dio. Ma il capo della sinagoga, indignato perché Gesù l'aveva guarita di sabato, prese a dire al popolo: Ci sono sei giorni per lavorare; venite dunque in quelli per farvi
guarire e non di sabato. - Ma il Signore gli replicò: Ipocriti, ognuno di voi non scioglie di sabato il suo bue o l'asino dalla mangiatoia e lo mena a bere? E questa figliuola di Abramo, tenuta
legata da Satana per diciotto anni, non doveva essere liberata da queste catene in giorno di sabato? - E mentre diceva questo, arrossivano i suoi nemici e tutta la folla godeva delle opere
gloriose compiute da Gesù. Questo fatto fa comprendere che ci sono malattie, che il demonio direttamente apporta per far soffrire, sempre però nei limiti che Iddio permette; dall'opera diabolica
il Signore sa ricavare anche del bene. Non si pensi tuttavia che ogni sofferenza corporale sia procurata dal demonio! Le malattie d'ordinario sono effetto di tante altre cause naturali.
L'ossessione. Chiamasi ossessione il possesso che prende il demonio di un corpo umano. È possibile innanzi tutto che i demoni, puri spiriti, entrino in una persona? Si; la storia registra tanti e
tanti casi di ossessione. L'uomo ha il corpo; l'anima è unita intimamente e misteriosamente al corpo. Appena un demonio prende possesso diretto di un uomo, questi sente in sé un altro essere.
Siccome il demonio è intelligenza e volontà, nell'ossesso troviamo l'intelligenza dell'uomo e l'intelligenza del diavolo, la volontà umana e la volontà dello spirito superiore. In base a questo
si comprende come un ossesso, che non abbia studiato, parli correttamente lingue straniere oppure 1e intenda benissimo, ragioni di avvenimenti lontani con esattezza di circostanze, possa
conoscere cose occulte ... ; si comprende pure come un ossesso possa parlare contro le cose sante, mentre prima dell'ossessione pregava ed era tanto pio. Chi agisce non è più l'ossesso, ma il
demonio che è in lui; l'anima dell'uomo resta libera e non è responsabile di ciò che il diavolo opera; il corpo dell'ossesso è un semplice strumento in potere dello spirito infernale. Errore
popolare. Allorché qualcuno fa delle stranezze o dice delle parole anormali, il popolino crede facilmente che si tratti di ossessione diabolica. È questo un grande errore. Negli ammalati di
nervosismo possono manifestarsi dei fenomeni curiosi, anzi molto strani. La nevrastenia e più che tutto l'isterismo nelle donne può far credere che si sia invasi dal demonio. Non sempre è facile
distinguere i fenomeni naturali da quelli soprannaturali. Chi scrive, essendo stato molte volte davanti a tali fatti, ha dovuto convincersi che sono pochi i casi di vera ossessione. I segni. Non
basta un solo fenomeno per giudicare se trattasi di malattia o di ossessione; non è sufficiente una sola conversazione con il paziente per essere esatti in simile giudizio; si richiedono diversi
segni. Innanzi tutto si sappia che il demonio fa il possibile per non manifestarsi, poiché teme di essere scacciato; è tanto abile a far questo. È necessario conoscere se il paziente sia soggetto
a malattia di nervi; la visita medica è indispensabile. Se il medico assicura che il sistema nervoso è normale, si osservino bene i segni di ossessione. La persona invasa, prima che entri il
demonio, può pregare, baciare il Crocifisso, parlare di cose sante, ecc. Entrato il demonio, non può pregare più. Se vede pregare si arrabbia; se gli si presenta un'immagine sacra, vorrebbe
stracciarla; se gli si getta l'acqua benedetta anche all'insaputa, inviperisce; non è capace di nominare Gesù o Maria Vergine. L'ossesso, ancorché poco istruito, può leggere anche ad occhi
chiusi, comprendere o parlare qualunque lingua e non solo dire qualche parola, ma parlare a lungo e correttamente, può sostenere discussioni teologiche elevate, da destare meraviglia anche nei
Sacerdoti. Appena parte il demonio, il paziente torna quale era prima dell'ossessione, cioè non ha orrore per le cose sacre, prega, non comprende lingua straniera, ecc. Pratica. Se nella famiglia
ci fosse qualche persona che desse tutti i segni sopra citati, o parte di essi, i parenti invitino il Parroco o altro Sacerdote ad assistere ai fenomeni importanti che avvengono; il Sacerdote
riferirà tutto al Vescovo e questi stabilirà il da farsi. Esempi Evangelici. Nel Santo Vangelo sono registrati tanti esempi di ossessione. Ne riporto due. A Gesù fu presentato un indemoniato.
Questi, per opera diabolica, era rimasto cieco e muto. Il Signore cacciò il nemico delle anime e subito l'uomo vide e cominciò a parlare. Il popolo rimase meravigliato a vedere ciò, pensando:
Gesù Nazareno dev'essere il Messia! Egli comanda ai demoni ed essi gli ubbidiscono. I Farisei, nemici di Gesù, dicevano: Costui caccia i demoni per opera di Beelzebub, cioè di Satana, principe
dei demoni. - Gesù rispose: Ogni regno diviso in partiti nemici sarà devastato ed ogni città o casa divisa in parti contrarie non potrà reggere. Se dunque Satana caccia Satana, egli è in
discordia con se stesso. Come dunque durerà il suo regno? Se poi per la potenza divina io caccio i demoni, è segno che è giunto a voi il regno di Dio. Un giorno, scendendo Gesù da un monte, gli
si fece incontro una grande folla ed ecco un uomo gridare: Maestro, te ne prego, volgi lo sguardo a mio figlio, l'unico mio. Un demonio lo invade e lo fa subito urlare, lo getta a terra, lo fa
cadere nel fuoco o nell'acqua, lo malmena, lo fa spumare ed a stento se ne parte da lui, dopo averlo dilaniato. - Gesù rispose: Conducimi qua il tuo figliuolo. - E mentre questi si avvicinava, il
demonio lo gettò a terra straziandolo. Gesù sgridò lo spirito immondo e, guarito il fanciullo, lo rese a suo padre. Scacciare i Demoni. Prima che Gesù morisse in croce, Satana aveva maggior
potere ed i casi di ossessione erano più frequenti; in seguito i demoni, quantunque più debolmente, continuarono e continuano la loro opera malefica contro gli uomini. Gesù misericordioso ed
onnipotente diede ai suoi Apostoli il potere di liberare gli invasi dal demonio, e gli Apostoli, andando a predicare per le città ed i villaggi, cacciavano gli spiriti infernali. San Pietro,
esercitando con frutto un tale ministero, ebbe un po' di vana compiacenza, per cui, avendo detto a Gesù: Signore, anche i demoni ci stanno soggetti! - gli fu risposto: Simone, ho visto Satana
precipitare dal Cielo come folgore! - Voleva Gesù significare: Voi Apostoli non montate in superbia per quello che andate operando. Non è merito vostro tutto ciò, ma è la potenza divina messa
nelle vostre mani. - Gesù concluse: Non rallegratevi perché i demoni vi ubbidiscono, ma perché i vostri nomi sono scritti in Cielo. - Il potere di liberare gli ossessi fu esercitato non solo
dagli Apostoli, ma anche dai loro successori. Gli Esorcisti. Si chiama esorcismo l'assieme delle preghiere e dei riti adoperati dalla Chiesa Cattolica per cacciare i demoni; colui che può
liberare gli ossessi, chiamasi Esorcista. Tutti i Sacerdoti sono Esorcisti; nessuno però può liberamente fare gli esorcismi, se non riceve la facoltà dal proprio Vescovo per ogni singolo caso.
Chi scrive queste pagine, molte volte ha dovuto esorcizzare e crede bene riportare qualche episodio interessante. Esorcismo. La prima volta esorcizzai una bambina di nove anni, figlia di un
ciabattino, la quale frequentava la terza elementare. Era buona e pia; tuttavia Lucifero la prese di mira. Tre demoni furono mandati nel corpo di essa; la tormentavano orribilmente; alle volte
erano presenti tutti e tre, alle volte due oppure uno; momentaneamente la lasciavano e presto ritornavano, sino a quattro o cinque volte al giorno. La bambina era in casa; giocava o accudiva a
qualche faccenda; d'un tratto abbassava le palpebre per qualche istante e poi riapriva gli occhi: il demonio in quel momento le entrava in corpo. La bambina mi espose in seguito ciò che accadeva
in lei: si faceva all'improvviso un po' di penombra attorno ad essa, tutto spariva e, pur avendo gli occhi aperti, non vedeva nessuno dei presenti; in mezzo alla penombra appariva in forma umana
il demonio, il quale le parlava, la batteva sino a lasciare le lividure sul corpo. In tale stato, quando io ero presente, facevo gli esorcismi. Riferisco qualche scena e qualche colloquio.
Entrato in casa dell'ossessa, il demonio per bocca della bambina disse: Via di qua, Pretaccio Cattolico! Perché vieni a disturbarmi?. . . - Presi l'aspersorio con l'acqua Benedetta. Inferocì il
demonio: Via queste cosacce!. . . Pretaccio Cattolico, te la farò pagare!. . . - In nome di Dio, ti comando di rispondere! – Chi sei tu che comandi a me? - Sono un povero uomo; ma come Ministro
di Dio ti comando e tu devi ubbidire. - Sull'istante l'ossessa si sedette e rimase con le braccia conserte. Io parlavo in latino ed il demonio arrabbiato mi disse: Non voglio parlare in latino,
linguaccia di voi Pretacci Cattolicacci! - Tuttavia lo tempestai di domande in lingua latina: Qual è il tuo nome? - Il mio nome? ... Non t'importa saperlo e perciò non te lo dico. - Sei solo in
questa bambina? - Per il momento sono solo, ma se vuoi chiamo i compagni. - No, resta solo! - Prima di essere qui, dove ti trovavi? - Andavo in giro per le vie! - Cosa fai lungo le vie? - Cerco
di far fare peccati alla gente - E tu cosa ne guadagni? - Che guadagno?... Trascino all'inferno anime con me! - Siete molti nell'inferno? - Eh! ... Sapessi, sapessi quanti siamo!... Dunque, vuoi
sapere chi sono? Io sono il demonio della disonestà! - E dimmi: Vanno molti all'inferno per l'impurità? - Tutti quelli che sono là dentro, vi si trovano per questo peccato ed anche gli altri ci
verranno per lo stesso peccato. - Passavano di lì alcuni giovanotti i quali pronunziavano parolacce disoneste; il demonio disse: Ecco, passano i miei aiutanti. - Ora basta con le chiacchiere! Tu
devi lasciare la creatura! - No, non me ne vado. Del resto che male faccio alla bambina? - Devi subito partire! - Satana, Satana ... vieni in mio aiuto!. .. - In quell'istante arrivarono altri
tre demoni; la bambina, finito l'esorcismo, me lo assicurò. Avevo il Santissimo Sacramento, nascosto sotto il pastrano; la ossessa mi disse: Tu nella borsetta tieni Satana! - e stese la mano
verso il mio petto. Le diedi una botta sulla mano e ridendo mi rispose: Tu batti la bambina; a me puoi far niente. - Il demonio procura di chiacchierare, per impedire di pregare. Essendo presenti
diverse persone, disse: Parlatemi in qualunque lingua, domandatemi qualunque cosa ed io risponderò. - Un professore scrisse nascostamente un bigliettino in lingua greca; lo piegò per bene e lo
nascose in un angolo. La ossessa si alzò, andò a suonare un piccolo campanello ch'era sul tavolo, e disse: Fatto già! - Nel biglietto stava scritto: Va' a suonare il campanello. - Continuando la
narrazione, io dissi al demonio: In nome di Gesù Nazareno, parti subito! - Intanto attaccai al petto della bambina un'immaginetta del Sacro Cuore. Il demonio divenne furibondo; si era in parecchi
a tenere la bambina a freno. - Ve la farò pagare a tutti! ... Satana, Satana, manda ancora sette compagni in mio aiuto! - Infatti altri sette demoni entrarono in quel corpo, come mi confermò la
bambina appena liberata. Non potendo più il demonio resistere, esclamò: Me ne vado! Però lascerò la bambina piangente e non la farò più alzare da questa sedia. - Sull'istante la bambina si
sedette e diede in un pianto dirotto; momentaneamente i demoni la lasciarono. Le domandai: Perché piangi? - Ma, non lo so! - Fa' il segno della Croce! - Non posso sollevare il braccio. - Allora,
alzati! - Non posso alzarmi! - La bambina era rimasta come legata in tutto il corpo, impotente ad alzarsi dalla sedia; i demoni però erano usciti, poiché essa tra le lacrime pregava recitando il
Padre Nostro. Passato del tempo, la bambina cominciò a ridere ed a camminare con sveltezza; era ritornata l'ossessione. - Sono ancora qui, disse il demonio, e non me ne vado ... Siamo in troppi e
non riuscirai a cacciarci. - A dire il vero sentivo un po' di stanchezza e ricorsi a diversi mezzi efficaci per riuscire nell'impresa. L'acqua benedetta è meravigliosa negli esorcismi. Versando
quest'acqua sul corpo dell'ossessa, il demonio è tormentato fortemente. - Pretaccio, smetti, smetti ... non tormentarmi più! - Se vuoi che smetta, lascia la bambina! - No; tu tormenti me ed io
tormento essa! - Non cessai di aspergere con l'acqua santa, finché il demonio disse: Ebbene me ne vado; ma prima che essa muoia, sarò di ritorno!... Noi siamo stati mandati da Lucifero in questa
casa e, siccome non riusciamo nel compito, egli ci tormenta. Satana maledice il momento in cui ci ha mandati qua e noi tremiamo a metter piede qua dentro ... Dimmi dove debbo andare me ne vado:
Va' in alto mare; va' ad incorporare qualche pesce o qualche altra bestia! - Cosa me ne faccio di questi esseri?... Io cerco uomini! ... Perché non vai tu a riposare nel corpo delle bestie? - Ed
allora, nel nome di Dio Onnipotente, vattene nell'inferno! - E me ne vado! - Però non uscire più dall'inferno! - Ah, in questo non posso ubbidirti! Lucifero mi tormenta ... son costretto ad
uscire ed andare per il mondo! - Te lo comando! ... Ubbidisci! - Parto subito! - La bambina abbassò un istante le palpebre, emise un leggero sospiro ... e restò libera. - Dunque, dissi alla
piccina, come stai? - Oh, Padre, lei è qua?... - Ti accorgi adesso che sono qua? È tanto tempo che lotto e parlo con te! - Ma io non l'ho visto! - In questo frattempo cosa hai visto? - Son venuti
attorno a me tanti demoni, che mi hanno battuta; ora se ne sono andati. - Tu che cosa facevi quando c'erano i demoni? - Pregavo, recitando l'Ave Maria nella mia mente. Ora sono serena, ma ho un
po' di dolore nel corpo per le botte ricevute. Rilievi pratici. Quanto ho narrato è verità; non nomino l'interessata, né i testimoni dei fatti, per misura di prudenza. Quella bambina oggi è madre
di numerosi figli. Faccio rilevare che quando si studia un caso di ossessione, è lecito fare degli esperimenti, per assicurarsi della presenza del demonio; ma quando l'ossessione è sicura, è male
mettersi in rapporto con lo spirito maligno unicamente per curiosità, facendo domande capricciose, chiedendo notizie di cose occulte, ecc. Non si dimentichi che il demonio è padre della menzogna
e perciò non tutto quello che dice è assolutamente vero. Allorché in una famiglia trovasi qualcuno invaso dal demonio, appena si manifesta la presenza diabolica, non si stia a chiacchierare con
l'ossesso, bensì si preghi da tutti i presenti, affinché Satana si trovi a disagio e parta presto. I parenti dell'ossesso procurino di stare in grazia di Dio, si accostino alla Confessione ed
alla Santa Comunione, recitino il Rosario, consacrino la famiglia al Sacro Cuore di Gesù e al Cuore Immacolato di Maria. Se qualcuno dei parenti è in disgrazia di Dio, può darsi che il demonio
lasci la persona invasa e prenda possesso di lui. Nei giorni e nelle ore in cui l'ossesso è libero, si approfitti per farlo confessare e ricevere la Santa Comunione. Alcuni credono che se
l'ossesso riceve i Sacramenti, non potrà liberarsi dal demonio per tutta la vita; questo è falso. Ossessione di un luogo. Oltre che di un corpo umano, il diavolo può impossessarsi anche di un
luogo. Può essere invasa da Satana una casa o una camera o qualche parte dell'abitazione. Difatti, durante gli esorcismi il Sacerdote dice al demonio prima di cacciarlo da una persona: Ti comando
di dirmi se c'è in questa abitazione qualche luogo che è in tuo possesso! - A me il demonio rispose un giorno: Sta' tranquillo che sto per andarmene e non c'è in questa casa alcun luogo in mio
possesso! - Non si confondano certi disturbi naturali che si avvertono in qualche luogo, con i veri disturbi diabolici. Certi rumori notturni, che sembrano misteriosi, possono essere prodotti da
animali notturni, da cause naturali che non si possono riscontrare subito. Facilmente il popolino attribuisce all'opera diabolica tali disturbi; ma non è così. Riporto un fatto che avvenne nel
1941. Erano presenti una decina di persone: un professore di filosofia, due padri di famiglia, due signore ed alcune signorine. All'improvviso si rompeva un vetro della finestra; poi un altro e
poi un altro ancora; si avvertivano sassate sul tetto. Si tenga presente che si era in una abitazione di campagna. Si andava fuori ad osservare e non v'era alcuno. I presenti erano nella stanza a
parlare. Vicino al tavolo era un cesto con le masserizie. Senza che alcuno avesse toccato il cesto, ne uscì una veste e si distese da sola sul pavimento; poi usci una coperta, in seguito un
asciugamano e così via ... Si rimise ogni cosa nel cesto e subito si ripeté il fenomeno. Nel mezzo della camera c'era un tavolino; questo cominciò a muoversi e a far rumore come se ricevesse
tanti pugni. Gli uomini, impressionati, si alzarono e facendo forza con le mani sul tavolo, riuscirono a fermarlo; cessò il rumore. Appena si scostarono dal tavolo, ricominciò il movimento ed il
rumore. C'era una scarpa vicino al muro, nell'angolo. Da sola si mosse, attraversò la stanza e si fermò nella parte opposta. D'un colpo si spalancavano porte e finestre. In certi momenti una
porta si scuoteva fortemente, mossa da mano invisibile; si accorreva ad essa e tutto cessava, ma cominciava lo stesso fenomeno nell'altra porta della stessa stanza. Di tanto in tanto si sentivano
tre colpi di mazza sulla parete. Un Sacerdote Cappuccino, incaricato dal Vescovo, passò una notte dentro quella camera, ma non riuscì a trovare la causa naturale di quei colpi di mazza sulla
parete e sugli altri fenomeni. Gli uomini che assistevano a questi fenomeni curiosi, si convertirono a Dio e si accostarono ai Sacramenti della Confessione e della Comunione, che da molti anni
avevano trascurato. Ossessione di animali. Il demonio può impossessarsi anche degli animali. Noi pensiamo: Cosa può guadagnare Satana ed il suo esercito ad entrare nel corpo di una bestia? Non
riusciamo a comprendere certi perché; sappiamo però che l'ossessione degli animali è un fatto storico. Prendo un esempio dal Vangelo. Gli Apostoli e Gesù navigavano verso il paese dei Geraseni,
che sta dirimpetto alla Galilea. E sceso che fu Gesù a terra, gli si fece incontro un uomo che da grani tempo aveva il demonio e non portava vestito e non abitava in casa, ma nei sepolcreti.
Costui, appena visto Gesù, gli si prostrò dinanzi, gridando a gran voce: Che ho da fare con te, o Gesù, Figlio dell'Altissimo Dio? Ti supplico non mi tormentare! - Gesù infatti comandava al
demonio di uscire da quell'uomo, che da molto tempo era stato invaso, e benché legato con catene e custodito in ceppi, egli, spezzato ogni legame, era portato via dal demonio nei deserti. E Gesù
gli domandò: Che nome hai? - Egli rispose: Legione! - essendo entrati molti demoni in quell'uomo. E lo supplicavano che non comandasse loro di andare nell'abisso infernale. C'era lì a pascolare
per il monte un gran branco di porci; e lo scongiurarono a permetter loro di entrare in quelli. Gesù lo permise. Allora i demoni usciti da quell'uomo, entrarono nei porci; e con grande impeto la
mandria si precipitò nel lago ed ivi affondò. Appena videro quanto era accaduto, i mandriani fuggirono e portarono la notizia in città e per le campagne. La gente uscì a vedere l'accaduto e,
venuti a Gesù, trovarono l'uomo, dal quale erano usciti i demoni, seduto ai piedi di Gesù, rivestito, in sé, e s'impaurirono. E quelli che avevano vista la cosa, raccontarono anche loro come
l'ossesso era stato liberato. Tutto il popolo della regione dei Geraseni pregò Gesù di allontanarsi da loro, perché erano presi da grande spavento. Ed Egli, montato in barca, se ne tornò
indietro. Ma l'uomo, dal quale erano usciti i demoni, lo pregava di tenerlo seco. Gesù invece lo licenziò, dicendogli: Torna a casa tua e racconta quanto Iddio ha fatto per te. - I falsi
esorcisti. Ho detto sopra che l'ufficio di esorcista non può esercitarsi se non da chi è autorizzato dal proprio Vescovo, e suole essere un Sacerdote. Gli altri non possono fare gli esorcismi.
Eppure ci sono degli uomini e delle donne che si permettono di fare questo; nell'esercizio del Sacro Ministero l'ho potuto constatare. I falsi esorcisti, oltre a far male, si mettono in pericolo
di essere maltrattati dal demonio. Negli Atti degli Apostoli c'è un esempio, che dovrebbe far mettere giudizio a chi si azzarda a cacciare il demonio senza autorizzazione. San Paolo, Apostolo
zelantissimo, era ad Efeso. Egli faceva miracoli, tanto che si portavano agli ammalati i fazzoletti ed i grembiuli ch'erano stati sul corpo di lui e da essi partivano le malattie ed uscivano i
demoni dal corpo degli ossessi. Alcuni Giudei facevano gli esorcisti senza averne il potere e tentarono d'invocare il nome di Gesù Cristo sopra coloro che erano in possesso del diavolo, dicendo:
Vi scongiuro per il nome di quel Gesù predicato da Paolo. . . - Quelli che facevano ciò, erano sette figli di Sceva, giudea, principe dei sacerdoti. Ma il demonio rispose: Conosco Gesù e so chi è
Paolo. Ma voi chi siete? - Allora l'uomo, in cui era lo spirito maligno, saltando loro addosso e sopraffàttine due, li malmenò talmente che fuggirono da quella casa ignudi e feriti; la cosa fu
risaputa da tutti i Giudei e i Gentili di Efeso e tutti furono presi da timore.